sabato 9 marzo 2013


Piccoli fervorini per ogni giorno della Quaresima di
Don Luigi Guanella

La misericordia del Signore 

Presentiamoci adunque con fiducia al trono della grazia, per conseguire misericordia e per trovare soccorso in tempo opportuno.
San Paolo agli Ebrei 4

1. Nessuno è più debole del bambino. Questi ricade ad ogni passo e sempre emette gemiti, ma egli è fortunato perché ad ogni sospiro di lui il padre accorre e se lo reca fra la braccia.
Tu sei quel fanciullo gracile. Cadi ad ogni passo che avanzi nel cammino della vita. Quante fragilità nella tua fanciullezza! Quante colpe di inesperienza nella tua giovinezza! Ed or che sei vecchio ormai, non è vero che sei cresciuto come quell'uomo che la Scrittura dice essere venuto fino a settanta anni, eppur che è sempre meschinello come il bambino di un anno? Ah come tu devi umiliarti nello abisso di tante tue colpe! Ma confortati in ricordare che Dio è tuo padre. Il cuore paterno è cuore che usa grazia e misericordia.
Chi non sa che un padre aiuta con più affetto, quando scorge che più miserabile è il figliuol suo? Così se tu già fossi precipitato in un abisso di gravissime colpe, basta che tu gema profondamente e Dio tosto accorrendo ti salverà.

2. Il Signore ha salvato i tre fanciulli nella fornace ardente e Daniele nel suo lago dei leoni; come non libererà te dalla fornace infernale e dalla ferocia dei demoni, veri leoni d'abisso? Molto più ti libera il Signore dacché per mezzo di Gesù Cristo istituì in questa terra medesima il suo trono di misericordia.

Quanta pietà usò Gesù agli uomini! Se tu sapessi che un amico per venirti a trovare ha compiuto un viaggio di mille miglia,tarderesti tu a credere che egli ti ami di cuore? Rimira Gesù che riguarda ansioso al figliuol prodigo, che accorre per abbracciarlo. Ricorda Gesù che sana i corpi per guarire le anime, e poi conchiudi pure che in terra il Signore usa misericordia divina.

La sede della pietà celeste è sul vertice del Calvario e chi usa misericordia è Gesù, che per liberare te da morte muore crocifisso ad un legno di infamia. Deh, se tu come Giovanni amante o come la Maddalena desolata supplichi di cuore ai piè della croce del Salvatore, è impossibile che tu non parta consolato.

3. Ma il male è che tu o non muovi passo verso al Calvario ovvero che presto ti stanchi nella via. Non essere tu il mal consigliato che brami perire piuttosto che chiamare: "Padre, salvatemi!" e affrettarti a lui.

Il monaco Eusebio, per avere in ora della santa Messa guardato con qualche curiosità a due lavoratori fuori della chiesa, si attaccò un macigno al collo e così lo portò per quarant'anni continui, ossia finché visse, dicendo: "Per quella colpa, sebben leggera, di irriverenza e di scandalo che ho commessa, voi, o occhi, non più guarderete alla bellezza del firmamento". Or quanto a te, se per ogni venialità non sei atto a sostenere sì grave penitenza, procura almeno di applicartene una minore nella recita di una semplice invocazione divota o nello esercizio di un'opera di mortificazione. Se fai solo questo, credilo pure, questo basterà perché Dio ti porga la sua destra potente e ti accompagni senza molto stento fino al monte della santità.

4.Opportuno è l'aiuto di un fedele compagno che si associ nello scabroso sentiero del monte. Più opportuno è l'aiuto dell'amico fedele, che dovendo tragittare il fiume ti accompagna entro a nave sicura. La destra di Gesù è quella che ti accompagna nel cammino ordinario sulla via del Calvario, è quella che ti incoraggia nell’incontro dei giudei schernitori, dei pagani increduli. Ma soprattutto la destra di Gesù è mano pietosa, che opportunamente ti accompagna quando dal mare della vita sei chiamato ad entrare nel mare della eternità. Quel passaggio oh quanto fa tremare ancora le anime più giuste! Or come non deve far tremare te che sei sì gran peccatore?

Ma sarai sicuro se ti affidi a Dio. La beata Mariad' Oignies vedeva in spirito al letto degli infermi la virtù di Gesù, che qual luce vivificante stendeva ad illuminare la mente, a consolare il cuore dei cristiani che si disponevano a partire da questo mondo. Pazzo ora te, se in momento sì bisognoso, potendo avere un aiuto sì poderoso, pur lo trascuri o lo sdegni.

RIFLESSI

1. In terra è il trono della divina misericordia.

2. Si trova al vertice del Calvario presso a Gesù crocifisso.

3. Vieni dunque fin là e non badare alle scabrosità che incontri nella via.

4. Non saresti pazzo se, potendo là trovar aiuto in ogni ora di calamità, tu trascurassi di venirvi?

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