sabato 9 marzo 2013

I mali della bugia

Piccoli fervorini per ogni giorno della Quaresima di 
Don Luigi Guanella

I mali della bugia 

La mia mente mediterà la verità e le mie labbra detesteranno l'empio.
Proverbi 8

1.Negli Atti apostolici si legge un fatto che deve far inorridire il cuore di ogni mentitore. Solevano i primi fedeli portare ai piedi degli apostoli la somma delle proprie sostanze per dividerle con i fratelli poveri. Anania e Saffira, volendo figurare elemosinieri eppur dolendo loro di privarsi del proprio,pensarono di portare a Pietro parte soltanto del valore ricavato da un loro podere.
Ma Pietro che se ne avvide disse ad Anania: "Perché hai tu osato mentire? Ricorda che non hai mentito ad un uomo, ma allo Spirito Santo". In dir ciò Anania cadde morto. Poco stante venne Saffira mantenendo lo stesso linguaggio della bugia. E Pietro di nuovo: "Anche tu dunque osasti mentire contro lo Spirito Santo? Gli uomini che portarono già il cadavere di Anania verranno a seppellire il tuo medesimo". Al tuono di questa voce Saffira morì pure improvvisamente.

Or va tu e di' ancora che una bugia sebben leggiera è poco male. Credilo che è male pessimo. Il tuo cuore è specchio nel quale si riflette l'immagine dell’Altissimo. Che orrore è deturpar con finzione quello specchio prezioso!
Il divin Salvatore scelse un dì dalla turba un drappello di fanciulli innocenti e rivolto al popolo disse: "Se voi non vi fate come questi fanciulli, non entrerete nel regno de' cieli". L'indole del fanciulletto è dire sì quando è sì, no quando è no, senza ombra di inganno, ed è perciò che sono a tutti carissimi. L'indole del tuo cuore come è ?

Andrea Avellino e Alfonso de' Liguori proferirono non so qual bugia leggiera in difendere una causa ecclesiastica. Leggendo poi le Sacre Scritture trovarono questa sentenza: "La bocca che mentisce uccide l'anima propria". Alfonso ed Andrea presero ad affliggersene tanto che, abbandonata subito l'avvocatura, attesero al ministero migliore di santificare le anime nello esercizio dell'ufficio sacerdotale. E tu per tante bugie e sì gravi finora e studiate e proferite, quanto hai già pianto fin qui?

2. Se vuoi riuscir salvo, non proferisci in persona bugia veruna, e guardati egualmente da ascoltare le menzogne altrui, specialmente se attendono a farti danno all'anima. San Giovanni riposava per un momento sotto il tetto di una casa, quando udì che là entro un Corinto bugiardo ossia bestemmiatore mentiva contro a Dio. Allora esclamò l'apostolo: "Usciamo da qui, usciamo da qui per non perire!".

Odi tu i mendaci i quali calunniando dicono: "Dio non è... o che non provvede... ovvero che non si cura dei peccati degli uomini"? Hai ascoltati discorsi che proferiscono: "Che importa a Dio dei patimenti dell'uomo, ovvero che il Signore non ha bisogno delle tue feste"? Quando odi queste
massime, tu fuggi, fuggi o temi che la terra non si sprofondi ancora sotto i tuoi piè e che l'inferno non ti assorba vivente. Uh che malizia a mettere la propria lingua in cielo e bestemmiare e mentire contro l'Altissimo!

3. Un tale Marcione passeggiava per le contrade di Efeso mormorando ancor egli come un satanasso contro il Signore, quando si abbatté col vescovo Policarpo, che gli fu già compagno di scuola nella tenera età. A Policarpo domandò dunque Marcione: "Mi conosci tu?". E questi: "Sì, ti riconosco, tu sei il figliuol primogenito di Satanasso", e fuggì lontano.

Fuggi tu stesso dall'empio! Se Lucifero ti apparisse in orrenda figura di demonio, avresti tu orrore alto? Ma più devi averne dei figli della menzogna, i quali cercano di venire a te quando in forma di angelo e quando nella figura lusinghiera del serpente in color d'oro. Pure come è vero che Lucifero è il principe della bugia ed il mentitore fin da principio, così è verissimo che sulla terra mantiene i suoi ministri a continuare l'opera infernale di seduzione. Questi ministri sono gli stessi uomini che nel loro cuore spontaneamente albergano lo spirito della menzogna. Li credereste?, sono tanti, eppure continuano a moltiplicarsi nel mondo corrotto e corrompitore. Tu medesimo chissà che più di una volta ti sia lasciato adescare da quelli.

4. L'uomo d'armi che è colto in una bugia ignominiosa, che orrore ne prova in se medesimo! Tanto vale la parola come vale l'uomo, ma se tu sei trovato in qualche modo mendace vizioso, il mondo del popolo dirà che tu sei un maligno. Perciò avanti di parlare, pensa a ciò che sei per dire e non imitare i fanciulloni, i quali prima parlano e poi pensano e di poi giudicano.

Soprattutto negli affari d’interesse ragguardevole medita assai profondamente. Gesù Cristo, per darti esempio, avanti di predicare il suo Evangelo si dispose con trenta anni di solitudine. I Bernardi, i Giovanni di Dio e tutti in genere i personaggi illustri, che con forza di predicazione o con l'esempio di sante istituzioni riuscirono a promuovere, si disposero con esercizi assai prolungati di preghiera e di meditazione. A suo tempo i discorsi che loro uscivano dalle labbra erano considerati come oracoli e le loro parole si raccoglievano come massime di salute.

Or come è che tu parli assai e poi che non ottieni altresì molte cose? Avviene ciò perché tu, avanti di parlare, non mediti i consigli che sei per disporre.

RIFLESSI

1. Una bugia volontaria è peggior male che la morte.

2. Le bugie poi degli empi sono un male pessimo.

3. Bugie cosiffatte sono orrende come Satana principe della menzogna.

4. Sicché avanti di proferire un discorso tu devi ben meditarlo nel cuor tuo.

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