mercoledì 4 gennaio 2012

Gesù Cristo, Legato Divino

Nostro Signore Gesù-Pastor Aeternus 
L’AMBASCIATORE DELLA RELIGIONE CRISTIANA: CRISTO LEGATO DIVINO


Che cosa ci dice il Vangelo intorno a Gesù? Ci parla della sua VITA e della sua DOTTRINA. Da questa fonte storica, che ci dà una garanzia così sicura di verità, quale nessun libro può documentarci per qualsiasi altro personaggio della storia, vediamo in breve che cosa ha fatto e detto Gesù.

LA SUA VITA

In sintesi, dai Vangeli, intorno alla vita di Gesù troviamo, che nasce dalla Vergine Maria, Sposa di Giuseppe, per opera dello Spirito Santo. Nasce in una grotta a Betlemme, viene posto in una mangiatoia. Intanto gli Angeli annunziano la sua nascita: i Pastori vanno ad adorarlo, riconoscendolo come il Messia, cioè il Redentore aspettato. Così, poco tempo dopo i Magi, guidati da una Stella dall’oriente. Erode lo cerca a morte, ma Giuseppe, avvisato dall’Angelo, fugge con lui e sua Madre in Egitto, dove si trattiene fino alla morte di Erode. Torna in Palestina e precisamente a Nazareth nella Galilea. A dodici anni Gesù va al Tempio di Gerusalemme: Maria e Giuseppe lo smarriscono, e lo ritrovano nel Tempio dopo tre giorni di affannose ricerche. Resta a Nazareth fino a circa 30 anni, aiutando il padre putativo nell’umile lavoro di operaio e obbedendo a Maria e a Giuseppe.

A trent’anni circa, comincia la sua vita pubblica. Lascia la casa e, ricevuto da Giovanni il Battesimo di penitenza, resta nel deserto per 40 giorni in continua orazione e digiuno. Comincia la sua predicazione passando da una città all’altra, percorrendo tutta la Palestina, e confermando la sua parola con numerosi miracoli. Nel primo anno della sua vita pubblica, predica prevalentemente nella Galilea, passa a Gerusalemme nella Giudea, e nella Samaria dove viene riconosciuto come Messia anche dal popoio di Sichem che si era staccato dagli Ebrei. Ritorna in Galilea, dove svolge il suo ministero per la maggior parte nella città di Cafarnao e lungo le rive del mare di Tiberiade, dove, fra i pescatori, sceglie i suoi apostoli, che lo seguono e vengono da Lui ammaestrati.
Nel secondo anno, dapprima ancora in Galilea, promette a Pietro che lo farà capo della sua Chiesa, dopo che questi ha riconosciuto che Egli è il Messia e Figlio di Dio. Poi va nella Giudea e si trattiene specialmente a Gerusalemme, dove con la sua dottrina confonde i Farisei, gli Scribi e i Sacerdoti dell’Antico Testamento i quali hanno ridotto la religione a una osservanza esteriore senz’anima. Questi perciò sempre più si indispongono contro di Lui, che insegna la verità, e cominciano a odiarlo, desiderosi di sbarazzarsene.
Nel terzo anno, prima passa dalla Transgiordania, poi torna nella Galilea. Da ultimo, nella Giudea, risuscita Lazzaro a Betania. Il livore dei nemici si accende sempre più, perché vedono che il popolo segue Gesù. Congiurano studiando di catturano ed ucciderlo, senza suscitare contro di sé stessi il furore popolare. Gesù, il giovedì, festa degli Azimi, celebra la Pasqua coi suoi discepoli e durante la cena istituisce la Eucaristia e il Sacerdozio. A notte prega e agonizza nel Getsemani, dove Giuda, l’apostolo traditore, conduce i soldati per catturarlo. Viene condotto prima dal Sommo Sacerdote, nel tribunale degli Ebrei. I falsi testimoni contro di Lui si contraddicono e finalmente, interrogato se Egli era il Figlio di Dio, alla sua affermazione si grida che ha bestemmiato, e con questa accusa di indole religiosa, viene condannato a morte.
Ma gli Ebrei erano sotto la dominazione dei Romani, e non era sufficiente la loro sentenza. Allora lo conducono dal Procuratore Romano Ponzio Pilato. A lui non possono portare per la condanna la motivazione religiosa, quindi lo accusano di aver sobillato il popolo contro l’Imperatore. Pilato vede la sua innocenza e cerca di sottrarlo all’odio degli Ebrei. Lo fa flagellare, lo propone alla scelta per la liberazione con Barabba, ma non ha una parola decisa per liberare il Giusto, e lo condanna.
Coronato di spine e carico della Croce, Gesù viene condotto al Calvario. Crocifisso, dopo tre ore di agonia muore, il venerdì. Al terzo giorno, come aveva predetto, risuscita, appare agli Apostoli e a molti altri. Si trattiene sulla terra 40 giorni durante i quali conferma gli Apostoli nella dottrina e nella fede: e finalmente, dopo aver conferito a Pietro la suprema potestà sulla sua Chiesa, e aver ordinato agli Apostoli di predicare il Vangelo in tutto il mondo, alla loro presenza, sale al Cielo.
Anche da questa rapida sintesi della vita di Gesù, appare:


a) la perfezione fisica di Gesù; ce l’attestano il suo digiuno, le grandi fatiche nei suoi viaggi apostolici e nella predicazione, cui spesso aggiungeva notti intere di preghiera, la fortezza con cui sostiene le pene della sua passione;


b) la sua perfezione psicologica. Ce lo mostra la sua predicazione nei ragionamenti serrati con cui confondeva i Farisei, nella semplicità dell’insegnamento con cui, attraverso le parabole, faceva comprendere anche ai più umili, le verità più sublimi; la fortezza d’animo con cui sostiene ogni supplizio e ingiuria.

LA SUA DOTTRINA

L’insegnamento dato da Gesù ci mostra i caratteri essenziali della Religione che Egli presenta come necessaria e obbligatoria per gli uomini. Quando stava per salire al Cielo Egli diceva agli Apostoli: «Mi è stato dato ogni potere in Cielo e in terra: Andate dunque, istruite tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo insegnando loro quanto vi ho comandato (Mt. 28). Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, chi invece non crederà, sarà condannato» Mc. 16).
Già in queste parole troviamo gli elementi della Religione. Si parla infatti di:


1) - VERITA’ CHE DOBBIAMO CREDERE. Gesù Cristo ha insegnato che c’è un solo Dio, Creatore di tutte le cose, in tre Persone uguali e distinte: il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo. Egli, Figlio di Dio, è venuto a farsi uomo ed è morto in Croce per salvarci. La nostra anima è immortale, in Lui sarà fatta figlia di Dio e avrà parte alla sua eredità nel regno eterno. Ci parla della fine del mondo, del Paradiso, dell’inferno eterno e di molte altre verità che affida alla sua Chiesa perché ci sia Madre e Maestra.


2) - LEGGI DA OSSERVARE. Gesù non è venuto a distruggere la Legge antica, ma a completarla e perfezionarla. Riafferma perciò i Comandamenti dati da Dio a Mosè, li perfeziona col comandamento nuovo dell’amore di Dio e del prossimo, ristabilisce la famiglia sulla unità come era in principio, comanda l’obbedienza alla autorità religiosa e civile per il bene della società.


3) - CULTO DA PRATICARE. Con le sue parole e più ancora col suo esempio Gesù insegna l’orazione, l’osservanza dei riti per onorare Dio; istituisce i Sacramenti: dal Battesimo, che è la porta per entrare nel Regno di Dio, al Sacrificio del Nuovo Testamento: l’Eucaristia.


4) - AUTORITA’ DELLA CHIESA. Gesù non lascia la verità, le leggi, il culto all’arbitrio privato di chiunque, ma li affida alla sua Chiesa di cui costituisce Pietro come capo e gli altri Apostoli come reggitori. Promette che la sua Chiesa continuerà fino alla fine del mondo, per condurre gli uomini alla salvezza.






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