martedì 24 gennaio 2012

Effetto Dida

Foto embrioni: sembra vero ma è falso...


Guardiamo queste "eccezionali" fotografie che si dicono scattate direttamente all'interno dell'utero materno, direttamente nella pancia della mamma...e scusate l'impostazione grafica un po' "bizantina".
Ma è possibile scattare foto così?
E' possibile fotografare con un qualche tipo di sonda, come ci viene detto, un embrione così da vicino quando solo, ad esempio, per l'amniocentesi c'è l' 1% di rischio di aborto?

Lennart Nilsson nel 1965  divenne celebre con la foto che vedete nella copertina di Life, disse che utilizzò uno speciale endoscopio, ma già un paio di anni dopo la famosa rivista italiana "fotografare" smentì clamorosamente questa tecnica svelando l'inganno, "da che distanza è stato ripreso questo feto?"...e le  foto similari che oggi vediamo in tanti siti, riviste e libri, non fanno differenza, sono esattamente della stessa risma.
Quindi la risposta è semplice: per realizzare foto del genere l'unico modo è, e scusate la crudezza, utilizzare un embrione o un feto abortito, metterlo macabramente su una lastra di vetro e dopodichè fotografarlo con tutta calma in uno studio fotografico.
Non c'è altro sistema.

Si tratta dunque di falsi, di immagini di bambini abortiti alla mercè di tutti, ed è davvero triste, se non drammaticamente desolante che queste foto spesso vengano utilizzate, inconsapevolmente, proprio per l'attivismo per la vita, da movimenti contro l'aborto...
Forse per qualche addetto ai lavori ho scoperto solo l'acqua calda, ma lo scrivo perchè noto che molti non lo sanno...


un piccolo esempio




http://www.microscopy-uk.org.uk/mag/artnov04macro/mlchicken.html

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