mercoledì 4 gennaio 2012

«Extra Ecclesiam, nulla salus» Necessità dì appartenere alla Chiesa Fuori della Chiesa non vi è salvezza



EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS

Questa frase che ripete un antico detto «Extra Ecclesiam, nulla salus» è l’espressione di un’altra prerogativa: la necessità di appartenere alla vera Chiesa. Diciamo subito che il significato di questa proposizione non esclude la salvezza di coloro che senza propria colpa non conoscono la vera Chiesa cui appartenevano almeno in modo imperfetto... Lo ha dichiarato esplicitamente, Pio IX nell’Allocuzione«Singulari quadam» del 1854: «Si deve aver per fede che nessuno può salvarsi fuori della Chiesa Apostolica - Romana che questa è l’unica arca di salvezza e chi non sarà entrato in essa perirà nel diluvio; ma tuttavia sì deve parimenti tener per certo che coloro che si trovano nella ignoranza della vera religione, se questa ignoranza è invincibile, costoro non hanno nessuna colpa dinanzi agli occhi del Signore». Come al tempo del diluvio furono salvi coloro che entrarono l’Arca, così pure saranno salvi solo coloro ...

... che saranno nella mistica nave di Pietro che l’Arca raffigurava. TESI: La Chiesa Cattolica-Romana per istituzione di Cristo è tale che è necessario appartenere a Lei come ad unica arca di salvezza.

É DI FEDE TEOLOGICAMENTE Già Bonifacio VIII nella Bolla «Unam Sanctam» e Innocenzo III nella professione di fede contro i Valdesi, avevano insegnato questo (D. B. 468, 423). Ma il Conc. Fiorentino (D. B. 714) più esplicitamente definisce che la Santa Chiesa Romana, fondata per comando di N. S. Gesù Cristo:
«crede fermamente,professa e predica che nessuno di coloro che non sono entro la Chiesa Cattolica, non solo i pagani, ma neppure i Giudei né gli eretici o scismatici possono essere fatti partecipi della vita eterna; ma andranno nel fuoco eterno….a meno che non ne siano aggregati prima della fine della vita».

PROVA: A) - Dalla Scrittura. Cristo ha dato agli Apostoli e ai loro successori i mezzi per conseguire la salvezza eterna: «Chi crederà e si battezzerà, sarà salvo, chi non crederà sarà condannato» (Mt. 28; Mc. 16). Gesù è il Salvatore, è venuto a «cercare e a salvare ciò che era perduto» (Lc. 19, 10).

La Chiesa ha incarico di continuare la sua Missione. Essa è la continuazione di Cristo, il complemento della sua Persona secondo l’espressione di S. Paolo. Non ci può essere perciò salvezza se non in questo Nome e non è con Gesù chi non è con la sua Chiesa.

PROVA B) - Dalla Tradizione. S. Ignazio nella lettera agli abitanti di Filadelfia (3,2), dice: «Quanti sono con Dio e con Gesù, sono col Vescovo» e S. lreneo (Adv. Haer. III, 24) «Dove è la Chiesa è lo Spirito di Dio, e dove è lo Spirito di Dio è la Chiesa e ogni grazia». S. Cipriano (De Catholicae Ecclesiae unitate, 6) dopo aver detto che la Chiesa ci conserva Dio e che assegna al suo regno i figli che ha generato e che chi «abbandona la Chiesa di Cristo non raggiunge il premio di Cristo» termina con la celebre frase: «Non può aver Dio per Padre chi non ha la Chiesa per Madre».

PROVA C) - Ragione Teologica.
Per la salvezza è necessario conoscere ciò che Dio ha rivelato e che cosa ci comanda. Ora abbiamo veduto dalla Apostolicità che Dio ha rivelato per mezzo di Cristo, il quale ha consegnato la verità alla sua Chiesa, che è la Chiesa Cattolica-Romana. Dunque solo nella Chiesa Cattolica Romana si può avere salvezza.


Somma di Teologia Dogmatica di Giuseppe Casali

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