venerdì 10 agosto 2012

Si salvano tutti?


Salvezza eterna

È ovvio che molti si chiedano: ma quanti vanno all’inferno?
Rifacciamoci al Vangelo.
Dopo aver concluso la parabola del “convitato senza l’abito
nuziale”, Gesù afferma che fu gettato «nelle tenebre
esteriori, dove sarà pianto e stridore di denti». Poi, Gesù
aggiunge una misteriosa rivelazione: «perché molti sono i
chiamati, ma pochi gli eletti».
Questa “rivelazione” vien ripetuta da S. Matteo, con immagini:
«Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta
e spaziosa la via che porta a perdizione e molti sono
quelli che entrano in essa; mentre stretta è la porta e angusta
la via che conduce alla vita e pochi sono quelli che la
trovano».
Per S. Agostino, queste parole di Gesù: “molti sono i
chiamati, ma pochi gli eletti”, «non è una parola, ma un
tuono»; e l’interpreta: «certamente quelli che si salvano sono
un piccolo numero».
S. Giovanni Crisostomo si chiedeva: «quante persone sisalveranno della nostra città?» e rispondeva: «tra tante migliaia
di persone, nemmeno cento arriveranno alla salvezza
».
S. Tommaso d’Aquino cerca di spiegare questa selezione:
«un bene proporzionato alla comune condizione della natura
umana si trova in molti..., ma il bene che è al di sopra della
comune condizione della natura, è un numero ristretto... E siccome
la beatitudine eterna, consistente nella visione di Dio,
supera la comune condizione della natura, sono pochi quelli
che si salvano. E questo dimostra la misericordia di Dio che
innalza, alcuni a quella salvezza che la maggioranza degli
uomini non raggiunge».
Nelle prediche di tutti i Santi di tutti i tempi, quelle parole
di Gesù furono commentate con minacciosi ammonimenti.
S. Leonardo da Porto Maurizio ripeteva spesso, nelle
sue prediche, la storia del Prelato di Lione che “per zelo della
sua anima”, si era riparato nel deserto a far penitenza,
ed era morto nella stessa ora in cui era morto S. Bernardo.
Comparendo, dopo morte, al suo vescovo, gli dice: «nella
stessa ora in cui morii io, spirarono trentamila persone. Di
queste, l’abate Bernardo ed io salimmo subito al cielo; altri
tre, andarono in purgatorio; tutte le altre 29milanovecentocinque
anime, precipitarono all’inferno!».
Certo, non è di fede questo contare, perchè la Chiesa non
ha mai tradotto in numeri i “molti chiamati” e i “pochi eletti”,
ma ci ricorda che nella profezia dell’ultimo giudizio, Gesù
ha ripetuto: «Io vi dico: in quella notte, due saranno in
un letto; l’uno, sarà preso, e l’altro, lasciato; due donne
macineranno assieme: una sarà presa, l’altra, lasciata; due
saranno al campo: una sarà presa e l’altra lasciata». Mistero
di Dio!..

tratto da "Restauriamo la Chiesa" di Don Luigi Villa

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